Cena di capodanno tra amici degenera in un nuovo agriturismo

ARIANO IRPINO 31 DICEMBRE 2018

Quando si incontrano megalomania e pressapochismo culinario.

Agriturismi e arianesi si incontrano ogni giorno, vivono un rapporto simbiotico senza il quale nessuno dei due sarebbe lo stesso. Per l’arianese medio il mondo della ristorazione è considerato da sempre come uno degli sbocchi commerciali più interessanti, nonché più culinariamente superficiali. Ma non solo. L’agriturismo è infatti il luogo per eccellenza del rito degli abbuffini, i quali sempre lodano gli sforzi dei professionisti di questo settore, siano essi chef o meccanici improvvisati cuochi, a cui viene dato il giusto merito per aver anteposto la quantità alla qualità del cibo, purché sia a prezzo ridotto.

Consapevole dell’importanza di tutto questo, un gruppo di amici ha dato vita ad un nuovo agriturismo dopo aver preparato giusto una decina di bruschette con accanto qualche mozzarella come antipasto. Il progetto nasce in realtà da una bella spesa fatta nel pomeriggio tra Eurospin e Discount, con oltre 12 qualità di affettati e vini scadenti spacciati per paesani. Da questa piccola esperienza, come di solito accade nel settore di questo paese, è emersa una discreta sensibilità verso la ristorazione che, unita al dubbio-ma sempre apprezzato dagli arianesi- gusto estetico delle forniture ad “arte povera”, come campanacci di vacche e ferri di cavallo appesi al muro ca manco nda la stalla di papanonno, hanno dato vita ad un nuovo agriturismo.

Il nome è ancora da decidere, ma la i soci hanno stabilito che dovrà essere un nome che rigorosamente non c’azzecca niente con la tradizione arianese.

“Volevamo aprire qualcosa di più serio di un agriturismo ma poi abbiamo considerato ca conviene accussì… innovazione? Macché, l’arianese vole la tradizione..basta ca ea assai e poco costosa” ha così dichiarato uno dei fondatori.