Un ateo a Medjugorje- pt.1: l’esodo

Parlo di Dio, Gesù e la Madonna senza averne l’autorità. Come i preti del resto.

(in foto: un curioso banchetto di una libreria a Medjugorje)

Il primo giorno

Se vi dicessi che sto viaggiando su una nave che nel cuore della notte rimbomba dei suoni di una discoteca, probabilmente direste che sono in crociera. Tuttavia se foste qui con me, cambiereste idea non appena vedreste ballarci gente sulla 50ina, manco fosse fatta di pastiglie di ecstasy a forma di ostia, con magliette uguali tutte verdi con su scritto “Medjugorje” a caratteri cubitali. Mariti e mogli panzoni, devastati di smagliature da oltre 30 anni di convivenza, imbarcati come pecorelle smarrite dal prete di turno che, nei panni di agente di viaggio, farà il turista a spese loro. Devo fare autocritica però, anche io ho scroccato il viaggio. Ma del resto se lo fa il prete che è un predicatore cristiano, perché non posso farlo io che son un predicatore ateo? L’unica differenza tra me e un chierico è che quest’ultimo percula la gente in nome di un Dio che fa finta di rappresentare; io invece per sfizio personale. Dov’è la differenza? Quello che al catechismo non vi hanno detto sulla parabola del buon pastore è che quest’ultimo riunisce pecore solo per lucrarci su. Un po’ come i comitati feste di li cuntrade. Tornando ai parrocchiani, di altro non si tratta che di una comitiva dalla provincia di Bari, il quale dialetto, soave come il morso ad un caco verde, si diffonderà presto sulla nave come lo scorbuto che infettò i marinai di Cristoforo Colombo. Del resto Il paragone con il navigatore genovese mi salta subito in mente: egli certo non si imbarcò come me da Bari per raggiungere Dubrovnik e poi Medjugorje, ma entrambi siam partiti alla scoperta di un posto decantato per le sue ricchezze ed i suoi prodigi. Nelle Indie ai tempi di Colombo si campava grazie a ricchi commerci; a Medjugorje del 2019..pure. I nativi americani furono ammaestrati come scimmiette grazie alla religione cristiana; I turisti a Medjugorje..pure. Le Americhe delusero le aspettative di Colombo e di chi lo finanziò; Medjugorje invece quali impressioni mi darà?  Non posso saperlo senza averla vista, ma senza dubbio questo fan club di Dio che si trova sul traghetto non rappresenta un buon inizio. Avendo scelto di navigare usufruendo del ponte e non delle cuccette, ci ritroviamo a condividere lo spazio della zona bar con questi anelli mancanti tra il piteco e l’homo habilis: essi mostrano subito tutta la loro carità cristiana allungando le zampe in ogni spazio raggiungibile e marcando il loro territorio con zaini e teli mare stesi a terra. Beh ci è andata bene: potevano farlo anche con le urine. Noi, un gruppo di 5 scurnusi irpini, ci accampiamo su delle poltrone in un angolo, consci che sarà una nottata lunga e scomoda. Intanto segnalo la totale assenza di rosari, preghiere di gruppo o qualsiasi altro gesto possa considerarsi religioso. Tuttavia, con mio sommo dispiacere/orrore, sento parlare ancora di questi prodigi divini che accadrebbero in quel di Medjugorje: apparizioni della Madonna in orari stabiliti (sisi è tutto vero, vi spiegherò più in là), il sole che cambia dimensione e colore (o “sfarsfalla” come dicono loro) durante la funzione della veggente Mirjana, esorcismi pubblici e infine acqua che vien fuori dal ginocchio di una certa statua di Cristo, che bagna ed asciuga miracolosamente gli indumenti ad “intermittenza”.  Mettiamo il caso che questi prodigi siano effettivamente veri: se così fosse, cosa diavolo centrerebbe questa roba con Dio (scusate il gioco di parole)? Volendo tener fede a quel bellissimo fumetto senza disegni chiamato “Bibbia”, in quale versetto specifico si parlerebbe di un’acqua che asciuga all’istante? Cos’è, la pubblicità del rotolone asciugatutto Regina? Oppure dove sta scritto che un essere umano qualsiasi- a Medjugorje definito come veggente- possa avere la capacità di far apparire la Madonna? Se è per questo poi il ruolo divino della Madonna non era stato nemmeno deciso fino al concilio di Efeso del 431 d.C. ma ehi, non ditelo ai cristianucci che il loro credo è stato deciso a tavolino in numerosi concili ecumenici. E per quanto riguarda il Sole invece? Non mi ricordavo che nella Genesi Dio gli avesse messo una lampadina dentro. Insomma chi si attiene alle Sacre Scritture ha già capito che siamo di fronte ad una farsa di dimensioni colossali. Farsa che però viene accettata con tranquillità dal cristiano medio a Medjugorje, dato che la sua è prima una vacanza che un pellegrinaggio; e in vacanza non si fanno domande, il cervello lo si sposta in modalità risparmio energetico. Ma basta filosofeggiare; torniamo a noi sulla nave. Arrivate le 8 di sera lo stomaco comincia a brontolare, ma un sorriso si stampa sulle nostre facce in attesa di ciò che sta per accadere: è l’ora della mbosta! Panini cotto, citruli e pummarore di l’uorto , rosetta cu pipilli verdi arrustuti e chini d’uoglio e l’Irpinia è di nuovo con noi. Tuttavia il pezzo forte vien fuori qualche minuto dopo, quando uno di noi tira fuori na busta di nucelle. Mancavano solo na birra, nu tavulone e il rumore del motorino elettrico della bancarella per sentirci come a la festa a Santa Barbara. Perché non ea festa senza nucelle. Intanto dai nostri rivali pugliesi arrivano smanie competitive: dai loro bivacchi stile Pasquetta a Marina di Lesina spuntano fuori melanzane sott’olio, pomodori secchi e -dulcis in fundo- li pircoche nda lu vino. Quest’ultime sanciscono la loro vittoria a tavolino, c’è poco da dire. Quella sconfitta però non placò la mia eccitazione. Non vedevo l’ora di analizzare i prodigi di Medjugorje, tra fanatismi religiosi ed apparizioni programmate. Ecco a proposito, non vi ho detto che già prima di partire mi è stato inoltrato su Whatsapp un messaggio proveniente da un gruppo di parrocchiani: esso annunciava che l’apparizione sarebbe avvenuta di lì a due giorni, alle 8:30 precise, come del resto accade ogni 2 del mese. Davvero eh, la veggente Mirjana la fa apparire ogni 2 del mese, come una pensione. Sto pensando a come reagirà la linea Maginot del mio scetticismo quando sarà attaccata dai panzer del fanatismo collettivo. Ma prima c’è l’Adriatico da passare e sarà una lunghissima notte dato che i baresi qui vicino hanno cominciato le olimpiadi di russamento notturno. Magari potessi imitarli..purtroppo però non mi trovo in una Chiesa, durante l’Omelia.

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